» ©  Onetreehillgdr -- I don't wanna be

Laley Weeding - Always and forever

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icon12  view post Posted on 15/11/2015, 17:12     +1   Top   Dislike

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Quando trovi la persona giusta, lo senti. Semplicemente. Lo capisci, lo percepisci e ti rendi conto che la tua vita prima di allora non era stata realmente vita. Capisci che ogni sorriso, ogni risata, ogni momento felice non era realmente cosi....che quelli non erano veri sorrisi, le migliori risate o gli attimi piu felici. Capisci e vedi tutto sotto un'altra luce...e riprendi nuovamente a respirare per davvero. Avevo sempre amato Lucas, sin dal principio...semplicemente le nostre strade avevano fatto un giro inifito per trovarsi, per ritrovarsi. Ci era servito tempo, anni, momenti difficili , lacrime e dolore per capire i nostri reali sentimenti...ma poi avevo capito che la mia vita apparteneva a quel ragazzo. Lo stesso che sin dall'infanzia si divertiva a tirarmi i capelli, a farmi dispetti, a rubarmi il cioccolato o a copiare i miei compiti dopo ore di sudore e di concentrazione. Avevo capito che l'amore vero, quello per sempre, era quello che ti faceva star bene...quello che ti fa ridere, che ti permette di affrontare ogni giorno con il sorriso. E che l'amore quello struggente, destabilizzante, quello forse straordinario sotto certi punti di vista, era solamente passeggiare....era importante, era fondamentaler per apprezzare l'amore vero, ma non era quello che volevo per davvero. Ero stata fortunata...perchè nella mia breve vita li avevo provati entrambi. Prima con Nathan, avevo provato cosa si provava a trovare l'amore struggente, quello che ti fa soffrire, che ti smuove anima e corpo e che ti destabilizza ogni volta. Quello che non ti da tregua, non ti da pace, non ti fa mai fermare. Avevo amato quel tipo di amore, l'avevo seriamente fatto mio...ed ero stata fortunata di averlo trovato con Nathan. L'avevo amato per cosi tanto tempo....ma poi le cose erano andate diversamente. Lui aveva scelto una persona piu simile a lui, piu affine, più giusta per lui...ed io ero entrata in una fase di dolore e di sofferenza che per sempre avrei ricordato. Ricordavo quanto non mi sentissi abbastanza, quanto mi sentissi in difetto, quanto mi detestassi....fino a quando Lucas non era entrato nella mia vita in modo diverso. Era strano, lui era sempre stato nella mia vita...lui era lunica certezza ferma della mia esistenza...eppure quel momento cambiò tutto. Mi fece finalmente capire di cosa avessi seriamente bisogno per essere felice. Capii quale fosse l'amore giusto per me, quello che ti fa stare bene. Quello che ti permette di superare ostacoli, e non quello che te li crea per problemi o incomprensioni. L'amore inteso come rifugio, come casa, come posto caldo e sicuro dove trascorre i propri giorni e ogni momento della propria vita. Avevo trovato tutto questo in Lucas e ora tutto stava diventando piu reale. Piu vero e concreato. Com'era concreta e visibile, quella lieve pancetta che nascondeva nostro figlio. Il frutto di quell'amicizia sbocciata dopo tanto tempo in amore. Lucas era stato il mio migliore amico, il mio confidente...ed ora era anche il mio compagno, il mio amante, il padre dei miei figli...il mio tutto. Lucas era parte di me ed io ero parte di lui. Da sempre. Ancora non ci credevo....ancora non realizzavo il fatto che quello fosse il giorno delle nostre nozze, il coronamento di un sogno nato cosi tanti anni prima. 15 precisamente. 15 anni di noi, in sfumature e modi diveris...ma pur sempre noi, fondamentali all'altro. Il vestito bianco, lungo e pieno di pizzo mi aiutava a capire che tutto quello era vero e che stava accadendo ora, in quell'esatto momento. Guardavo la mia immagine riflessa e mi vedevo per la prima volta in vita mia bellissima, splendente e solare. Avevo sempre avuto una bassa considerazione fisica di me...ma non in quell'occasione. Vedevo gli occhi dell'amore, vedevo la gioia e la serenità finalmente sul mio viso. Ed ero felice, felice di quello che avevo e della mia vita.

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Arriverai tardi al lavoro. dissi io come al solito pensando prima a lui che a me stessa. Si insomma quando il tuo fidanzato si propone di accompagnarti al lavoro, uno solitamente è felice e lusingato...non in ansia e preoccupato. Ma quella ero io, sempre la solita Haley James. Ti ho detto di non preoccuparti. Me la sò cavare. Ho detto a Finn che sarei arrivato piu tardi questa mattina. spiegò lui mentre camminavamo verso l'entrata della scuola, sotto braccio. Povero Finn, lo dovrei invitare piu spesso a cena per farmi perdonare per come lo tratti. risposi con il sorriso mentre salutavo alcuni alunni che stavano entrando esattamente come me. Tutti mi conoscevano come la nuova Professoressa James, insegnante di letteratura, e questo mi piaceva e non poco. Molti continuavano ad assocciare il mio nome ed immagine alla cantante e alle canzoni che avevo prodotto ma ero felice anche per questo. Era stata una parte fondamentale della mia vita. Perchè stai andando cosi lento? Solitamente non ami venire in questo posto pieno di ricordi di quando eri un giocatore famoso e promettente. aggiunsi riferendomi al suo passo lento, e poco deciso. Lo conoscevo fin troppo bene per capire che vi era qualcosa sotto. Il suo insistere per accompagnarmi a scuola e la sua lentezza erano segnali di qualcosa che bolliva in pentola. Entrammo nell'edificio e notai un paio di ragazze guardandomi e sorridendo felice mentre un altro paio di ragazzi ridevano indicando Lucas. Non ho fretta oggi. Possibile che ti lamenti sempre, Professoressa James? Non vorrei essere nei panni di quei poverini che devono averti come insegnante tutto il giorno. disse lui continuando ad accompagnarmi verso la mia aula. Io lo guardai sorridente, ma comunque non mi convinceva...rimanevo della solita idea. Arrivammo davanti alla porta della mia aula e mi fermai per salutarlo.... Siamo arrivati. Qualsiasi cosa tu abbia architettato, la scoprirò sappilo! dissi avvolgendo le mie braccia al suo collo e baciandolo. Mi metteva di buon umore e lo amavo seriamente per questo. Mi rendeva felice...ed ogni giorno era sempre piu speciale insieme.Gli augurai buona giornata e staccandomi da lui, entrai nella mia aula per iniziare ma rimasi letteralmente spiazzata da quello che trovai. All'interno della mia classe, ogniuno dei miei ragazzi aveva in mano un cartello colorato con una lettera....e vicini, accanto alla lavagna insieme formavano una domanda che mi lasciò senza parola "will you marry me?" . Rimasi immobile, portando le mani al viso...sentendo gli occhi lucidi e bruciarmi dall'emozione. Haley James... sentii nuovamente la voce di Lucas e lo vidi piazzarsi proprio davanti a me, con dietro quella scritta assolutamente perfetta e toccante. Ne abbiamo passate tante insieme. In quest'aula ho iniziato a conoscerti e ad apprezzarti. Abbiamo passato ogni stadio possibile della conoscenza. All'inizio non credevo neppure di starti molto simpatico visti i numerosi dispetti che mi piaceva farti. Sono stato invidioso per un periodo della tua intelligenza, della tua bravura, della tua correttezza in ogni cosa nella vita....Siamo diventati amici, migliori per la maggior parte del tempo.
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Ci siamo stati per l'altro...nei momenti belli e brutti. Sei stata sempre al mio fianco, non c'è un momento della mia vita, in cui io non ti veda li. Presente, insieme a me, complice. Sei stata la spalla su cui piangere, sei stata la mia mente nei momenti difficili e meno lucidi, sei stata la mia coscienza, il mio cuore nell maggior parte del tempo...e da sempre parte della mia anima. Mi hai reso il ragazzo piu felice del mondo quando hai aperto il tuo cuore a me. Un cuore ferito, deluso...ma pur sempre grande e pieno di emozioni. Mi ha dato una possibilità ed io ho deciso di non sprecarla. Siamo stati compagni, amanti, complici....ed ora sono pronto al prossimo stadio, forse il piu importante di tutti. Voglio essere il compagno della tua vita, Haley. Tuo marito per il resto dei miei giorni.
e dopo quel discorso perfetto mi mostrò quell'anello che non mi permise di dire o pensare nulla. Quello fu il momento piu felice ed incredibile della mia vita. Io non potevo chiedere altro...che avere lui, per il resto dei miei giorni. Per il resto della mia vita e l'unica cosa che seppi fare fu baciarlo prendendo il suo viso tra le mani a baciandolo con tutto l'amore che avevo. Sempre e per sempre.

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view post Posted on 27/2/2016, 19:22     +2   Top   Dislike
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Lo specchio ricambiava lo sguardo di un Chris mai stato così elegante. La camicia che stava finendo di abbottonare era di un bianco così immacolato da ferire quasi gli occhi. Il Chris di quel giorno sembrava tanto diverso da quello del liceo che lui stesso si chiese se i suoi ex compagni di scuola lo avrebbero riconosciuto. Non che fosse cambiato tanto nell’aspetto fisico. Si, magari ora indossava la camicia più spesso di quanto faceva prima, vuoi per matrimoni, vuoi per le premiere alle quali era invitato in quanto compagno di Adelaide.
Nella quotidianità comunque non rinunciava mai alle canottierine della gli davano l’aria da “ragazzo problematico di periferia”. Credeteci o no, quelle attizzano più di qualsiasi completo di Armani. Chris era diverso nell’aura che lo circondava e nell’atteggiamento che aveva. Da ragazzaccio sempre un po’ ammusato, scostante e parecchio arrabbiato, Christopher era ora un uomo che emanava un’aria più calma, equilibrata e serena. Vivere l’esperienza dell’esercito l’aveva aiutato a capire quali fossero le cose davvero importanti nella vita, quelle per le quali valesse la pena fare a botte e quelle che invece meritavano solamente una risata.
Diciamo che oltre a qualche ruga d’espressione, crescere lo aveva reso più riflessivo. Non che fosse ora completamente un’altra persona. Era sempre il solito arrogante Chris, solamente un po’ più cresciuto. L’avere Samantha aveva sicuramente aiutato Chris nel processo di crescita.
Dover prendersi cura di un’altra persona al cento per cento richiede un impegno costante ed una maturità che Chris non avrebbe mai pensato di poter tirare fuori. Stessa cosa vale per il saper gestire e mantenere una relazione con intralci come la chiamata alle armi prima, le stars e i red carpets ora. Eppure eccolo lì ad infilarsi la giacca scura e a rovistare in giro alla ricerca dell’ultimo pezzo mancante.
Cercavi questo?
Una voce femminile lo costrinse a girarsi verso la porta della sua camera da letto, il cui vano era ora occupato da una ragazza bionda con una cravatta penzolante fra le mani. Chris si ritrovò ad inarcare un sopracciglio, in attesa di una spiegazione che non tardò ad arrivare.
Sam ci stava giocando. Ora sta guardando un cartone alla televisione.-
Il ragazzo si lasciò sfuggire un sorrisino, avvicinandosi alla bionda. Eccolo il pezzo mancante per essere un perfetto giovane padre ad un matrimonio di vecchi compagni di scuola. – Posso? – Lisa, era questo il nome della ragazza, accennò alla cravatta e Chris fece spallucce, lasciando che glie la passasse intorno al collo per iniziare a fargli il nodo. Aveva imparato a farlo, ma non veniva mai bene come quello che faceva Adrianna. – Sammy è pronta? - Parlò Chris per la prima volta, lanciando uno sguardo al di là di Lisa, verso il corridoio. Poteva sentire le voci attutite provenienti dalla televisione al piano di sotto. - Tutta sistemata, sembra una principessina!- Lisa era la baby sitter di Sammy, assunta ora quasi a tempo pieno per aiutare Chris a badare alla piccola quando doveva lavorare. Quel giorno aveva insistito nel passare a fare una particolare acconciatura a Samantha, cosa che Chris non sarebbe stato assolutamente in grado di fare. Era già tanto se aveva imparato a farle una coda bella stretta per andare a danza. Andava particolarmente fiero dell’infallibile metodo che avrebbe presto brevettato, contro la totale approvazione di Adrianna. Servendosi del tubo dell’aspirapolvere, Chris creava code di cavallo più strette di tubi di dentifricio. A nodo ultimato, Chris si guardò allo specchio con approvazione. – Grazie per tutto l’aiuto che mi stai dando ultimamente. Ora che Ade è in tour… - Non finì mai la frase perché una piccoletta frecciò attraverso la porta e Chris fece appena in tempo a piegarsi sulle ginocchia, accogliendola dritta fra le sue braccia.
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- Papà ma quanto ci metti? La mamma è più veloce… - E allora Chris si aprì in una sonora risata, sciogliendo l’abbraccio per guardare sua figlia negli occhi. – Oh wow! Ma come siamo belle, piccoletta! – le sfiora le articolate trecce con una mano prima di alzarsi in piedi
Hai ragione, sono peggio di voi femmine! Ecco, sono pronto per partire. – Con una mano stretta intorno a quella della bambina, Chris si incammina verso l’uscio di casa seguito dalla giovane baby sitter che poi saluta prima di salire in macchina. I matrimoni erano per Chris sempre state scuse per rimorchiare e bere, ma questa volta era diverso. Era in compagnia della sua principessa e stavano tornando a casa, in quella cittadina nella quale tutto aveva avuto inizio. – Ehy mostriciattolo, tutto bene? - Sammy era stranamente taciturna quel giorno in macchina, non leggeva ogni segnale stradale o cartellone pubblicitario chiedendo a Chris il significato della maggior parte delle parole. La piccolina fece un profondo respiro prima di rispondere.
Alla mamma piacciono tanto i matrimoni, dovrebbe essere qui con noi. - Come rispondere ad una cosa del genere? In quelle situazioni Chris si sentiva tornare bambino, incapace di spiegare a Maggie il motivo per cui loro padre mancava sempre alle cene del giorno del ringraziamento o alle riunioni dei genitori. – Lo sai che anche lei vorrebbe essere qui, ora. Purtroppo il lavoro di mamma la tiene lontana per un po’, però torna sempre. Come sono sempre tornato io. – Le lanciò uno sguardo, speranzoso. – Quando combattevi? - -Esatto! Come fai a ricordarlo? Eri grande tipo… così.- Lasciò per un secondo il volante per indicare con le mani un esserino minuscolo e invisibile. – Me lo ricordo! Ahhh! Impossibile! – Voleva farla ridere ma forse stava ottenendo l’effetto contrario. La bambina si era infatti voltata a guardare di nuovo fuori dal finestrino, braccia incrociate al petto. Allora Chris accese la radio, infilando un CD in particolare, quello che ascoltavano sempre loro. Chris e Sammy avevano infatti un’usanza: quando Ade era lontana passavano tutti i viaggi i macchina, non importa se di cinque minuti o un’ora, a cantare le sue canzoni. Era un modo per sentirla entrambi con loro, nell’auto. Alle prime note di questa canzone Chris cominciò a cantare, stonando palesemente sotto la voce di Ade mentre si muoveva di qua e di là in maniera del tutto scoordinata, ondeggiando verso Sammy allungando una mano a pizzicarle un fianco. – Lo vedo che stai ridendo! Dai, devi fare le parti di mamma che io non ci riesco. Pronta? Io faccio la parte rap. Vai!- Sapeva che la piccolina non avrebbe potuto resistere ed infatti eccola lì cantare il ritornello con quella vocina acuta e adorabile che davvero lo faceva innamorare ogni volta. Si ritrovarono a cantare, due cuori che battevano per un terzo del quale sentivano tanto la mancanza. - Just wanna be in love forever and ever You – Chris puntò il dito verso Sammy, Sammy verso di lui- and me, always together. And I know, I don't wanna cry no more I can't no more feels just like I'm falling in love- L’avevano fatto così tante volte da essere perfettamente sincronizzati.
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Arrivati a destinazione, tutto sembrava non essere cambiato di una virgola e nel contempo essere completamente diverso. Era una sensazione stranissima per Chris che, sebbene grande e grosso, avrebbe voluto Adrianna al suo fianco ad affrontare il tutto. Strinse di più la mano di Sam, quasi inconsciamente, facendosi coraggio. La cerimonia stava per iniziare (erano ovviamente in ritardo) e Chris fece in tempo a salutare solo un paio di persone prima che tutti facessero silenzio. Il tutto fu molto emozionante e non poté fare a meno di pensare ad un eventuale matrimonio con Adrianna. Non ci aveva mai davvero pensato, stavano bene così com’erano. Però nel vedere tutta quella felicità, un pensierino ce l’aveva fatto. Non era mai stata un uomo troppo religioso, però…
Per riscuotersi da quei pensieri andò a complimentarsi con la coppia di sposi e amici di vecchia data che non sembravano cambiati per nulla. Sammy gli trotterellava sempre al seguito, fedele compagna di vita.
 
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